Classificazione:
Nome comune: Boa constrictor o Boa coda rossa
Nome scientifico: Boa constrictor constrictor
Ordine: Squamati
Sottordine: Ofidi
Infra-ordine: Enofidii
Famiglia: Boidi
Sottofamiglia: Boinae
Genere: Boa
Specie: Boa constrictor
Distribuzione geografica: E’ localizzato in questi stati dell’America centrale e latina: Mexico (Yucatàn), Guatemala, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia, Venezuela, Guyana, Perù, Bolivia, Brasile, Argentina, Trinidad.
Habitat: Si trova presente in molti ambienti, l’habitat caratteristico è la foresta tropicale, ma si rinviene, anche in zone rocciose, con scarsa vegetazione, inoltre sono stati rinvenuti esemplari anche in prossimità d’abitazioni.
Presentazione: Questo boide, è uno dei serpenti più comuni tra i terrariofili, perché è facile da trovare nei negozi, non costa molto (un baby costa circa 150 euro), le dimensioni non sono eccessive (in cattività una femmina di questa specie, raramente arriva hai 3 m., mentre solitamente la taglia è sui 2,50) ed inoltre il carattere molto docile e la relativa facilità d’allevamento lo rendono adatto anche hai neofiti.
Ovviamente prima di acquistare un esemplare bisogna valutare anche i contro: spazio a disposizione, spese per l’elettricità, veterinarie, mamme, sorelle, mogli e fidanzate che non possono vedere questi rettili, periodi d’assenza e vacanze. Solitamente sono queste le cause che fanno abbandonare questi serpenti in particolar modo nel periodo estivo, purtroppo sono sempre meno rari gli articoli sui giornali in cui si legge del ritrovamento di qualche animale esotico, acquistato troppo impulsivamente e poi abbandonato.
Quindi occhio, pensateci bene, se l’acquisto è stato fatto in maniera ponderata, questi animali vi daranno delle soddisfazioni, che non v’immaginate neppure, questo “articolo-scheda” vuole essere di aiuto a tutte le persone che si orientano su questa specie, non è un vangelo, ma è solo frutto della mia esperienza personale: oramai è 9 anni che mi occupo di questi ofidi, in modo indiretto, e da un paio d’anni ne possiedo uno tutto mio, vi posso garantire che in questo lasso di tempo ne ho viste davvero di cotte e di crude.
Dimensioni: Al momento delle nascita i piccoli misurano intorno ai 50 cm. Nei primi anni di vita assistiamo ad una crescita molto rapida, 30/40 cm all’anno, fino a raggiungere al terzo anno di età la maturità sessuale pari ad una dimensione di circa 1,5-1,8 m nei maschi, e 1,8 2,2 m nelle femmine, per un peso che può variare tra i 7 e i 15 kg.
Indole e maneggiamento: Il carattere, varia molto tra i singoli esemplari, e a secondo dell’età, gli individui giovani solitamente sono più imprevedibili e mordaci, comunque se sono nati in cattività, si possono rivelare docili fin da subito, in ogni caso se si ha a che fare con un esemplare particolarmente nervoso, consiglio di maneggiarlo, magari usando dei guanti, in modo regolare, così facendo con il passare del tempo si abituerà ad essere maneggiato ed alla nostra presenza, diventando tranquillo. I segnali di “pericolo” che vi possono indicare un possibile attacco consistono in: sbuffi e postura ad S (= paura), o un particolare interesse verso la nostra mano a cui si avvicina in modo rapido e furtivo (= la scambia per una preda). In questi casi è meglio lasciarlo tranquillo per evitare spiacevoli conseguenze, altri consigli sono: non toccare mai il serpente se siete stati a contatto con cani, gatti, ecc… o vi morderà sicuramente a causa del “buon odore” di pappa che avete (!), non maneggiate il serpente nei due o tre giorni successivi al pasto: il serpente potrebbe rigurgitare, e vi garantisco che non è un bello spettacolo né per gli occhi né per il naso. Evitate inoltre di prendere il serpente e sollevarlo tenendolo solo vicino alla testa o alla coda, ma fornitegli sempre un buon appoggio al tronco: questo eviterà dei gravi problemi alla colonna vertebrale (non certo alla vostra!) causati dalle vertebre che si possono distaccare per il peso eccessivo. Il metodo più sicuro per maneggiare un serpente è quello di farlo avvolgere al braccio (nei limiti della sua e della vostra taglia), così sentirà una presa stabile e non avrà reazioni imprevedibili.
Il terrario: Viste le dimensioni che l’animale adulto può raggiungere, dobbiamo allestire un terrario abbastanza grande almeno 1,70x1x1h, deve essere robusto, io prediligo quelli completamente in legno (compensato marino, o altri che resistono ad elevata umidità), solo con la parte anteriore di plexiglas o vetro, un apertura a scorrimento ed il gioco è fatto, come substrato utilizzo un tappetino in erba sintetica, che unisce praticità a estetica, vanno comunque bene giornale, molto pratico ed igienico, la torba, igienica, e dall’effetto scenico garantito, ed altri substrati che vendono in negozi specializzati, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Come arredamento non devono mancare dei tronchi abbastanza robusti da sorreggere il peso del serpente, per completare l’arredamento, uno può inserire rocce ben levigate, piante finte, vere (il photos è la più indicata), facendo scendere dai rami delle piante finte, si può creare una zona d’ombra e un rifugio per il serpente, ma questi accorgimenti spetteranno hai gusti particolari di ognuno.
Temperatura e Umidità: Come nel caso di altri rettili, anche qui nel terrario è fondamentale è fondamentale che ci siano zone con differenti gradazioni termiche, la soluzione è quella di creare una zona “calda” nelle vicinanze dello spot, e della lampada UVA, o di Ceramica, in questo modo da una temperatura massima intorno ai 34° si scenderà fino ad una temperatura minima intorno ai 26°, nella zona calda, consiglio di inserire un ampia bacinella con dell’acqua sempre pulita, con sotto un tappetino riscaldante, questa bacinella che potrà essere un grosso sottovaso avrà molteplici scopi, fornirà l’acqua al serpente per dissetarsi, refrigerarsi, defecare, ed in più terrà sempre alto il tasso di umidità. Durante la notte le temperature citate in precedenza devono scendere a livelli più bassi, in particolare la massima non deve superare i 28°, per fare questo basta disattivare una delle fonti riscaldanti, lo spot, o la lampada UVA, quest’operazione può essere fatta utilizzando un Timer.
L’umidità è un altro parametro molto importante, di giorno deve variare tra il 60-75%, di notte tra il 70-80%, mentre durante il periodo della muta tra il 75-90%, questo alto tasso di umidità faciliterà lo staccarsi della vecchia pelle. Per mantenere questi livelli, bisogna spruzzare 2-3 volte il giorno la teca con un normale spruzzino da giardinieri, se poi abbiamo delle piante vere e la vasca dell’acqua riscaldata saremo facilitati in questo compito di grande importanza.
Per controllare i livelli di temperatura e umidità, io consiglio vivamente anche se magari la spesa è maggiore, (cmq sotto le 100.000) di acquistare un termometro/igrometro digitale, possibilmente con una sonda, cosi possiamo monitorare con un solo strumento i valori minimi e massimi nella zona calda e fredda del terrario, inoltre soprattutto per quanto riguarda l’igrometri quelli analogici, danno valori in molti casi troppo approssimativi, detto questo a voi la scelta.
Illuminazione: Per il boa constrictor così come per altri serpenti l’illuminazione non è un fattore fondamentale, una lampada spot, dimensionata in base al terrario, è in grado di soddisfare oltre al fabbisogno di luce dell’animale anche il fabbisogno di calore, se il terrario fosse in un luogo fresco, o molto grande si può aggiungere anche una lampada di ceramica o un’UVA. L’importante è che le lampade non siano raggiungibili dal serpente, così si eviteranno brutte e gravi ustioni, se uno vuole anche l’illuminazione del neon, per un migliore effetto estetico, sono da evitare quelli che emettono una grande quantità di radiazioni UVB, potrebbe a lungo andare causare problemi di cateratta al nostro Boide. Alimentazione: I boa neonati vanno nutriti con topini rosa, man mano che crescano le dimensioni della preda aumenteranno, intorno ai 60-70 cm. si potranno già alimentare con giovani ratti, delle dimensioni di un topo adulto, topi adulti, criceti siberiani, quando la misura del boa sarà maggiore di 1,50 si potrà passare a gerbilli adulti, ratti adulti, quaglie, quando il serpente supererà i 2 m. gli si potrà offrire cavie, conigli, polli, piccioni, è importante ricordare che le dimensioni delle prede non devono essere di molto superiori come corporatura alla parte più larga del serpente. Inizialmente si potrà nutrire il giovane boa un paio di volte la settimana, man mano che cresce si passerà ad offrire un topo bianco adulto alla settimana, fino ad offrire un coniglio od un pollo una volta ogni 15-20 giorni, queste sono indicazioni di massima, per evitare di causare una costipazione intestinale nel nostro serpente, ricordatevi di non dare più di due pasti al serpente se prima non ha defecato, è bene non sovralimentare il serpente, per evitare problemi come l’obesità, la costipazione intestinale ed il rigurgito.
Un’altra cosa da evitare scrupolosamente è la somministrazioni di prede catturate in natura, come topi selvatici, passeriformi, ed altre potenziali prede, possono essere dei serbatoi di parassiti quindi.
Malattie o disturbi:
Ectoparassiti: sono parassiti esterni, solitamente acari appena visibili ad occhio nudo, appaiano come puntini neri, si riproducono molto facilmente e si nutrono di sangue. Il comportamento del serpente attaccato da questi parassiti è uno strofinarsi incessantemente al terrario in modo nervoso. Per eliminarli occorre disinfettare per intero il terrario e gli accessori. Durante tutto il trattamento usate come substrato della carta bianca in questo modo potrete verificare a prima vista la presenza dei parassiti. Posizionate all’interno del terrario del Vapona rivestito di una gabbia in plastica (di solito è già venduto in un contenitore in plastica) in modo che il serpente non possa entrare in contatto con il prodotto e tenetelo all’interno del terrario per almeno 2 settimane. Per essere sicuri di aver eliminato tutti i parassiti, e le loro uova, il trattamento va ripetuto a distanza di un mese. Questi parassiti che in un serpente giovane, o debilitato possono portare gravi conseguenze.
Muta Imperfetta: è dovuta a un tasso di umidità troppo basso all’interno del terrario, alla mancanza di superfici ruvide dove il serpente possa strofinarsi per facilitare il distacco, nebulizzate più volte il terrario, così facendo nel giro di pochi giorni tutta la pelle dovrebbe essere distaccata, se così non fosse, bagnare il serpente con dell’acqua tiepida, e camomilla, grattando delicatamente con un dito dalla testa verso la coda, in questo modo tutti i residui della vecchia pelle si distaccheranno.
Ferite: sono causate principalmente da cadute, tagli o morsicature da parte di altri coinquilini del terrario. Controllate che non vi siano superfici taglienti sull’arredamento del terrario e verificate che tutti i tronchi o gli accessori sui quali l’animale potrebbe arrampicarsi siano saldamente ancorati al terreno. Se il serpente non è un provetto cacciatore, per evitare dannose morsicature, le prede gli vanno poste morte, se dovessero essere surgelate integrarle con del calcio, e dei complessi vitaminici da iniettare direttamente nel cibo.
Bruciature: compare solo dopo alcuni giorni che si è verificata, l’unico sintomo è la pelle opaca, scolorita. La causa principale è il mal posizionamento delle fonti di calori, tappetini non protetti, spot accessibili al serpente ecc…
Rigurgito: Il rigurgito può essere causato da vari motivi, nei giovani boa da stress, in questo caso fornitegli un nascondiglio dove digerire al sicuro la preda, ed evitate di maneggiarli troppo spesso, da maneggiamento nei giorni appena successivi il pasto, anche in questo caso aspettare almeno 4 giorni prima di maneggiare il serpente, da temperatura troppo bassa, il serpente non effettua la digestione in modo corretto, alzare la temperatura interna, da indigestione se il serpente ha mangiato troppo tenderà a rigurgitare il cibo, tenetelo una decina di giorni a digiuno, e cercate di farlo muovere molto. Se il vostro boa vomita sistematicamente dopo ogni pasto, occorre portarlo dal veterinario, e fargli analizzare le feci, nella stragrande maggioranza dei casi si tratterà di una parassitosi intestinale, un forma che se presa nei giusti tempi non porta conseguenze, ma se trascurata porterà alla debilitazione anche grave del serpente.
Conclusioni: Per concludere, questo serpente come tutti gli altri animali esotici a bisogno di cure particolari, solo se siamo in grado di fornirgli un ambiente idoneo, per molto tempo visto che vivano oltre 20 anni possiamo recarci in negozio, ad acquistare un animale che ci darà molteplici soddisfazioni, ricordarci di non uscire dal negozio senza il C.I.T.E.S., e lo scontrino fiscale, altrimenti a parte il non sapere la provenienza e l’origine del serpente, commetteremmo un reato punibile penalmente!!!