Il pastore del caucaso, un cane fiero e arcaico. Fedele custode della casa e della famiglia.
Un cane non andrebbe mai scelto esclusivamente per l’aspetto estetico: specialmente quando si tratta di una razza impegnativa come il Pastore del Caucaso.
Acquistare un cane significa cercare un buon compromesso tra l’estetica e le doti caratteriali: sono queste ultime, infatti, che fanno sì che esso possa essere più o meno idoneo a noi e alla nostra famiglia.
Bisogna anche valutare un altro punto fondamentale e cioè se siamo in grado di gestire al meglio il soggetto senza arrecare danni al prossimo o a noi stessi.
Ogni razza si discosta dalle altre per carattere, oltre che per morfologia: esistono sempre concrete differenze individuali, che si riscontrano anche tra soggetti della stessa cucciolata (è questo è abbastanza ovvio perché ogni cane, essendo un essere vivente, è unico, irripetibile…e non clonabile, almeno in natura!), ma ogni razza possiede attributi caratteriali specifici che rendono un soggetto “tipico” esattamente come le caratteristiche morfologiche.
E alla voce “carattere”, lo Standard del pastore del Caucaso cita la forte diffidenza verso gli estranei e la mordacità.
In realtà questo cane ha un carattere forte ed equilibrato, ed è in esso che trova il suo punto di forza.
Da cucciolo è un orsetto goffo, lento, sgraziato nei movimenti e abbastanza docile…ma con il passare dei mesi le sue origini prendono il sopravvento.
E’ un cane fiero, coraggioso, schematico, con forte propensione al compito di guardiano, gerarchicamente dominante (con poche eccezioni) e, cosa molto pericolosa se sottovalutata, ben consapevole della sua forza, tanto da sembrare non curarsi né dei propri simili né degli estranei che gli gravitano attorno.
Il Caucaso è talmente sicuro di sé e dei propri mezzi da permettersi il lusso di valutare se un’eventuale minaccia possa essere degna della sua attenzione solamente quando se la trova realmente di fronte.
Notevole è la sua reattività (cioè lo spazio di tempo che serve al soggetto per decidere di agire una volta percepito il pericolo: minore sarà il tempo, più reattivo sarà il cane).
Il Pastore del Caucaso è un cane diffidente nei confronti dell’estraneo, di conseguenza sarà poco socievole al di fuori della propria famiglia.
Spiccato è in lui anche l’istinto alla difesa verso un potenziale pericolo, che affronterà in modo più che attivo; tecnicamente può essere considerato un cane mordace ma non è assolutamente un cane imprevedibile in quanto, prima di mordere, avvisa sempre con posture del corpo ben precise.
Altra caratteristica di questa razza è quella di non temere gerarchicamente l’uomo: per questo il rapporto che si deve instaurare con lui non deve essere legato alla cieca sottomissione, ma piuttosto al rispetto ed alla fiducia che dovremo guadagnarci giorno dopo giorno.
Il cane dovrà vedere in noi un solido punto di riferimento, in poche parole un “leader”.
Tutte queste sue caratteristiche, insieme alla sua reattività, fanno sì che il Pastore del Caucaso non sia un cane adatto a tutti.
Il carattere del cucciolo cambia attorno ai 9-14 mesi di età: questo cambiamento avviene abbastanza rapidamente ed il periodo preciso dipende dalla maturità del soggetto, determinata – oltre che dalla genetica – dalle esperienze ambientali e dalle esperienze intraspecifiche e interspecifiche che il cane ha potuto affrontare nel corso della sua vita.
Quando si porta a casa un cucciolo di Pastore del Caucaso è difficile immaginare quanto possa cambiare crescendo.
Un errore da non fare assolutamente è quello di istigarne l’aggressività.
Esso infatti è un cane per natura diffidente nei confronti dell’estraneo, combattivo e non predatorio: di conseguenza la sua aggressività si potrà esprimere solo quando il cane sentirà di avere le capacità fisico-muscolari adeguate e si sentirà sicuro dei propri mezzi.
Ho letto, nel corso degli anni, diversi articoli riguardo a questa razza: in gran parte di essi si dipinge il Pastore del Caucaso come un enorme cucciolone affettuoso ed accomodante, insomma un cane per tutti, anche se in grado, al momento opportuno, di trasformarsi in un micidiale guardiano.
Non è esattamente così, ed è giusto dire la verità: il Pastore del Caucaso è un cane impegnativo.
Equilibrato e sicuro di sé, necessita di un proprietario altrettanto solido psicologicamente.
E’ un cane poco docile, e come ho già detto bisogna sapersi guadagnare la sua fiducia ed il suo rispetto; non teme assolutamente l’uomo ed è inutile pensare di poterlo sottomettere con la violenza.
Necessita invece di un proprietario metodico, che lo sappia rispettare mantenendo comunque sempre una certa autorità…altrimenti il vostro miglior amico potrebbe trasformarsi in un nemico.
Il Caucaso è un cane primitivo, poco modificato dall’uomo.
Essendo psicologicamente molto forte metterà spesso in discussione la vostra leadership, quindi se non chiarirete in modo serio la vostra posizione gerarchica potreste avere in futuro parecchi problemi (per esempio cane che ringhia se vi avvicinate alla sua ciotola o alla sua cuccia).
Non tollera altri cani di uguale massa e potenza al suo fianco: non ama affatto i propri simili, e possiede anche pochi freni inibitori.
Come detto precedentemente, è un cane che reagisce alla minaccia in modo attivo, ma prima di passare all’attacco dà segnali chiari e inequivocabili.
Di fronte ad un potenziale pericolo, quando si trova al guinzaglio, il Caucaso emette un leggero ringhio, molto profondo, difficilmente udibile ma percepibile tramite la vibrazione del guinzaglio: alzerà poi la coda ondeggiandola ritmicamente e all’avvicinarsi del potenziale pericolo sposterà la testa di lato, ma continuando a guardare di traverso il bersaglio.
Quando quest’ultimo sarà alla sua portata, e il cane sarà sicuro di non sbagliare, sferrerà il morso.
Quando il Caucaso è di guardia alla proprietà, invece, si limita a controllare senza abbai e schiamazzi l’intruso che si avvicina alla recinzione. In qualche caso potrebbe permettergli anche di entrare: ma una volta entrato dovrà fare i conti con lui.
Quindi, se attraverso una rete vedete un Caucaso che muove la coda e credete che sia felice di vedervi o che vi voglia fare le feste…be’, non avete capito niente!
Quando un cane ringhia o abbaia verso il vostro Pastore del Caucaso ed esso non risponde, non è per codardia (almeno nella maggioranza dei casi), ma semplicemente perché non lo reputa degno delle sue attenzioni.
Esso è un cane forte fisicamente ma soprattutto psicologicamente e solido sotto il profilo nervoso.
Personalmente lo paragonerei a una Ferrari: è bella e veloce, ma se data in mano ad una persona che non sa guidarla può diventare molto pericolosa.
Sono stato uno dei primi in Italia a possedere un Pastore del Caucaso, e sono stato in Ungheria parecchio tempo per studiarli: ho così dedotto due cose.
Primo: sono poche, a mio avviso, le persone che possono gestire veramente bene un Pastore del Caucaso.
Secondo: per informarsi davvero a fondo sul pastore del Caucaso non bisogna affidarsi semplicemente a chi li alleva, poiché per ovvie ragioni diversi allevatori (anche se non tutti) non vi diranno quanto sia impegnativo questo cane.
Per possedere un Pastore del Caucaso è bene avere invece una buona cultura cinofila, affiancandosi magari a chi questa razza l’ha studiata ed avuta, in poche parole l’ha vissuta realmente.
Naturalmente sto parlando di “veri” rappresentanti della razza: perché ogni tanto mi capita di visitare le esposizioni cinofile e di vedere Pastori del Caucaso che si fanno accarezzare e pasticciare da chiunque passi in quel momento. Li vedo in bella mostra su ring minuscoli, uno vicino all’altro…allora ripenso allo standard, e mi rimane l’amaro in bocca.
I Pastori del Caucaso che vedo mediamente in giro non sono altro che il
surrogato dell’orgoglioso guardiano di un tempo: e questo non è giusto.
Se un Caucaso in esposizione si azzarda a ringhiare al giudice viene immediatamente squalificato (“comportamento non idoneo al ring”), e neppure questo è giusto, perché lo Standard stesso specifica che è TIPICO l’essere “mordace e diffidente con gli estranei”…e inserisce ” forte indifferenza” e “soggetto non mordace” tra i DIFETTI GRAVI.
Invece spesso si ha la pretesa di toccare il pelo del soggetto o di controllarne personalmente la dentatura, esattamente come si farebbe con un Labrador o con un Terranova.
Che senso ha?
Come in tutte le razze anche il Pastore del Caucaso sta pagando, e secondo me a caro prezzo, le varie manipolazioni da parte dell’uomo che, nel nome della selezione, modifica (e spesso snatura) molti lati del carattere delle varie razze.
Ma possedere un Pastore del Caucaso non significa avere un cane da mostrare agli amici, o con cui passeggiare in centro: significa piuttosto avere al nostro fianco un amico fidato, capace anche di sacrificarsi per noi se ce ne fosse realmente bisogno…ma ancora dotato di tutte le caratteristiche che l’hanno reso prezioso in tanti secoli di storia.
Il pastore del Caucaso è un cane fiero e orgoglioso: non umiliamolo per il nostro comodo riducendolo al grosso e pacifico “peluche” che non è mai stato, e di certo non vorrebbe mai diventare.
di Ivan Farinazzo
Donny73 ha scritto 347 Giorni fa
Finalmente qualcuno scrive delle verità sulle razze canine!!! Io conosco personalmente i Caucaso e la descrizione fatta rende perfettamente la vera essenza di questo meraviglioso guardiano!!!Non è un cane per tutti,anzi secondo me è per pochi,ma una volta capito è un cane splendido è il miglior difensore della casa e della famiglia che si possa avere…Nessuno tocca la famiglia di un Caucaso,non è corruttibile (gli fanno talmente”schifo” gli estranei che non accetterebbe mai del cibo da loro!!)
é vero anche che in expò oramai si vedono cani snaturati,ma chi alleva bene c’è,un mio amico quest’anno con la sua femmina ha vinto il campionato europeo di bellezza,lei in ring è tollerante ma andate a trovarla a casa………:)
Ciao a tutti ho avuto a che fare con un P.Caucaso alcuni anni fa ,era un cane forse disperso o era rimasto senza padroni non sono mai riuscito a capire, era un cane adulto maschio di circa 70 kg, che essendo disperso in una zona di alta campagna e avendo fame predava le galline nelle Masserie della mia zona,naturalmente erano state organizzate delle battute di caccia al mostro(la fobia collettiva si propaga in un batti baleno)avvicinarlo e cercare di farmelo amico è stato una lotta dura,e ho dovuto attingere a tutta la mia esperienza di vecchio cinofilo e sono stato sul punto di scoraggiarmi parecchie volte per il suo carattere scontroso e intollerante, mordeva al minimo tentativo di avvicinarlo ,morale della storia dopo lunghe trattative con il cane sono riuscito ad accaparrarmi la sua fiducia dopo di che sono andato via con un filino di GASS, alla fine l’ho portato ad un mio amico che ha una fattoria con delle vacche al pascolo,il cagnone si è subito ambientato e a fatto amicizia con la foglia del mio amico di 12 anni (che parla benissimo il canese)ora Lion (cosi è stato battezzato) vive facendo la guardia alla masseria ,è diventato il fratello protettore della ragazzina ,della quale è letteralmente innamorato e si fa fare tutte le cose che la ragazzine desidera , ed è pure protettore di tutti gli animali della fattoria con un rapporto alla pari di fiducia con il mio amico proprietario della masseriaegli e ,sempre affidabile e tranquillo nel suo ruolo di protettore,questo a dimostrare che il pastore del Caucaso quando trova persone che lo sanno gestire e rispettare nelle sue prerogative di razza è un grande cane e non solo fisicamente ciao a sentirci Valerio
Grazie per i tuoi interventi Valerio, sempre preziosississimi e frutto della tua reale esperienza!