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MOON IL PANDA – Trailer del prossimo film di Gilles de Maistre,

“Moon il Panda” è un film diretto da Gilles de Maistre che racconta la storia di Tian Zhao, un ragazzo di 12 anni con una passione per i videogiochi. A causa dei suoi scarsi risultati scolastici, il padre lo manda, insieme alla sorella minore Liya, a vivere con la nonna Nai Nai nelle montagne del Sichuan, in Cina.

Lontano dalla città, Tian esplora la foresta circostante e incontra Moon, un cucciolo di panda. Tra i due nasce un’amicizia speciale che aiuta Tian a scoprire una nuova passione per la natura e a trovare fiducia in se stesso.

Il film esplora temi come la crescita personale, l’importanza della famiglia e il legame tra uomo e natura, offrendo una storia toccante e avventurosa per tutta la famiglia.

In uscita al Cinema il 17 Aprile 2025

Perché il mio cucciolo mangia la sua pupù? Cause e rimedi per un’abitudine disgustosa

Se hai un cucciolo, probabilmente lo trovi adorabile il 90% delle volte. Quel 10% di orrore puro potrebbe arrivare quando lo becchi sul fatto: sta mangiando la sua pupù. La scena è inquietante, il disgusto è reale, e la domanda sorge spontanea: “Ma perché lo fa?!” Niente paura, sei nel posto giusto per scoprire le cause di questo comportamento e, soprattutto, come farlo smettere.

La scienza dietro la coprofagia (ovvero il brutto vizio di mangiare pupù)

La pratica di ingerire feci ha un nome scientifico: coprofagia. Ed è più comune di quanto si pensi, specialmente nei cuccioli. Per quanto per noi possa sembrare una follia, per loro può avere una serie di motivazioni logiche (almeno dal loro punto di vista). Alcune sono legate alla natura, altre all’ambiente, e altre ancora alla salute.

Possibili cause della coprofagia nei cuccioli

  1. Istinto naturale
    I cuccioli esplorano il mondo con la bocca. Se vedono qualcosa che somiglia a cibo (e purtroppo per loro la pupù a volte lo sembra), potrebbero metterla alla prova.
  2. Imitazione della mamma
    Le mamme cane puliscono i loro cuccioli leccandoli e ingerendo le feci per tenere pulita la tana. I piccoli, vedendo questa abitudine, potrebbero imitarla.
  3. Nutrienti mancanti
    Se un cane ha carenze nutrizionali, potrebbe tentare di reintegrare le sostanze mancanti mangiando le proprie feci.
  4. Gusto interessante (per lui, non per noi)
    Alcuni cani trovano il sapore delle feci appetitoso, specialmente se il cibo non è stato completamente digerito.
  5. Noia o stress
    Un cucciolo annoiato o stressato può sviluppare comportamenti compulsivi, tra cui la coprofagia.
  6. Attenzione da parte del padrone
    Se il cucciolo si accorge che mangiare pupù provoca una reazione esagerata da parte tua, potrebbe farlo per ottenere attenzioni.
  7. Punizioni errate
    Se lo sgridi duramente quando sporca in casa, potrebbe cercare di “far sparire le prove” per evitare il rimprovero.

Come impedire al tuo cucciolo di mangiare la pupù

Ora che sappiamo il perché, passiamo alla parte più importante: come risolvere il problema.

1. Dieta equilibrata

Assicurati che il tuo cucciolo riceva tutti i nutrienti di cui ha bisogno con un’alimentazione completa e di qualità. Consulta il veterinario per eventuali integrazioni.

2. Rimuovi subito le feci

La soluzione più semplice? Non dargli l’opportunità! Raccogli subito la pupù dal giardino o dalla lettiera.

3. Usa repellenti naturali

Esistono integratori che rendono le feci sgradevoli al gusto del cane. Puoi anche provare a mescolare un po’ di ananas o zucca nella sua dieta: molti dicono che funzioni!

4. Distrazione e gioco

Mantieni il tuo cucciolo impegnato con giochi interattivi, passeggiate e addestramento. Un cane stanco è un cane felice… e meno incline a mangiare cose disgustose.

5. Addestramento positivo

Insegna comandi come “lascia” e premialo quando obbedisce. Rinforzare il comportamento positivo aiuta più delle punizioni.

6. Evita reazioni esagerate

Se ti vede impazzire ogni volta che lo fa, potrebbe interpretarlo come un modo per attirare la tua attenzione. Mantieni la calma e lavora sul problema senza scenate.

7. Visita dal veterinario

Se il problema persiste, una visita veterinaria è d’obbligo. Potrebbe esserci una causa medica dietro questa abitudine.

Sappiamo che vedere il tuo cucciolo fare certe cose può essere disgustoso, ma non disperare: con un po’ di pazienza e i giusti accorgimenti, puoi aiutarlo a perdere questa abitudine. Ricorda, il segreto è la prevenzione, la pazienza e un buon addestramento. E se proprio non ce la fai, almeno sappi che, con il tempo, la maggior parte dei cani smette da sola!

Il Canarino: Caratteristiche e Consigli per l’Allevamento

Il canarino è uno degli uccelli da compagnia più amati e diffusi al mondo. Originario delle Isole Canarie, delle Azzorre e di Madeira, il canarino domestico (Serinus canaria forma domestica) è stato selezionato per la sua straordinaria capacità di canto e la sua vivace colorazione. Ecco una guida completa su cosa sono i canarini e come allevarli al meglio.

Caratteristiche del Canarino

I canarini sono piccoli uccelli passeriformi che misurano circa 12-14 cm in lunghezza. Le loro caratteristiche principali includono:

  • Colorazione: I canarini domestici possono presentare una vasta gamma di colori, dal giallo brillante al rosso, bianco, verde e molte altre combinazioni.
  • Canto: I maschi sono noti per il loro melodioso canto, utilizzato per attrarre le femmine e marcare il territorio.
  • Longevità: Un canarino ben curato può vivere fino a 10-15 anni.

Ambiente Ideale

Per garantire il benessere del tuo canarino, è importante fornire un ambiente adeguato. Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Gabbia: La gabbia deve essere spaziosa, con una lunghezza minima di 60 cm per permettere all’uccello di volare. Assicurati che sia realizzata con materiali sicuri e facili da pulire.
  2. Posatoi: Fornisci diversi posatoi di diametro variabile per prevenire problemi alle zampe.
  3. Accessori: Aggiungi giocattoli e specchi per stimolare l’attività mentale e fisica del canarino.

Alimentazione

Una dieta equilibrata è fondamentale per la salute del canarino. La loro alimentazione deve includere:

  • Semi: Una miscela di semi di alta qualità è la base della loro dieta.
  • Verdure: Offri verdure fresche come spinaci, broccoli e carote.
  • Frutta: Piccole quantità di frutta come mela e pera sono ideali.
  • Integratori: Calcio e vitamine possono essere aggiunti per garantire un apporto nutrizionale completo.

Cura e Manutenzione

  1. Igiene: Pulisci la gabbia regolarmente per prevenire malattie. Cambia l’acqua quotidianamente e rimuovi i resti di cibo.
  2. Bagno: I canarini amano fare il bagno. Fornisci un piattino con acqua fresca per consentire loro di mantenere le piume pulite.
  3. Controlli Veterinari: Porta il canarino dal veterinario per controlli regolari e se noti segni di malessere come letargia, piume arruffate o perdita di appetito.

Riproduzione

Se desideri allevare canarini, è importante creare le condizioni ottimali per la riproduzione:

  • Nido: Fornisci un nido appropriato e materiali come fibre di cocco o cotone.
  • Coppie: Metti insieme maschio e femmina durante la stagione riproduttiva, solitamente in primavera.
  • Alimentazione Speciale: Aumenta l’apporto di proteine e calcio per supportare la femmina durante la deposizione delle uova.

Educazione e Interazione

I canarini sono animali sociali che apprezzano l’interazione con i loro proprietari. Parla con il tuo canarino e offrigli stimoli vari. Anche se non sono uccelli da maneggiare frequentemente, possono godere della tua presenza e interazione quotidiana.

Conclusione

Allevare un canarino richiede attenzione e dedizione, ma i risultati possono essere estremamente gratificanti. Questi piccoli uccelli portano gioia con il loro canto melodioso e la loro vivace personalità. Con le giuste cure, un ambiente adeguato e una dieta equilibrata, il tuo canarino vivrà una vita lunga e felice.

Per ulteriori informazioni dettagliate sull’allevamento dei canarini, puoi consultare fonti specializzate come il sito Canarini.org e altri articoli dedicati all’ornitologia.

Il Naso dei Cani

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Sapevi che il cibo che dai al tuo cane può influenzare il suo comportamento e le sue emozioni? Ciò ha in parte a che fare con il suo naso. L’olfatto gioca un ruolo molto importante nel cervello del cane e quindi ha una grande influenza sul modo in cui vive il mondo. Imparando di più su come funziona esattamente il naso del tuo caro amico, capirai automaticamente di più sulle sue esperienze! 

 

Il naso insomma

I cani usano il naso da mille a diecimila volte meglio degli umani. Il loro naso è costruito in modo tale da poter assorbire quante più molecole di odore possibile. Possono anche muovere il naso da sinistra a destra.

 

Centro olfattivo

Anche la superficie del naso dove vengono assorbite le molecole è molto più grande che nell’uomo; nell’uomo il peso totale di questo centro olfattivo è di 1,5 grammi e nei cani fino a 6 grammi. Inoltre, una parte molto ampia del cervello del cane è destinata all’analisi degli odori.

 

Nasi diversi

Così tanti cani diversi, così tanti nasi diversi. Ne esistono di tutte le forme e dimensioni! I cani con il muso grande e largo hanno una superficie olfattiva più ampia e più recettori degli odori rispetto ai cani con il muso piccolo e piatto. Ad esempio, un pastore tedesco ha circa 225 milioni di cellule olfattive, un bassotto 125 milioni e un segugio 300 milioni! In confronto, gli esseri umani ne hanno solo 5 milioni.

 

Distinguere gli odori

Sebbene i cani usino anche gli occhi e altri sensi, “vedono” il mondo principalmente attraverso il naso. Sono dei veri maestri nel riconoscere, identificare e distinguere tanti profumi diversi.

 

zuppa di piselli spezzati

Di solito percepiamo un odore nel suo insieme, mentre i cani, per così dire, analizzano questo odore e annusano ogni sorta di altre cose in esso. Un esempio: se senti odore di zuppa di piselli, senti odore di zuppa di piselli. Tuttavia, il tuo cane noterà tutti i diversi ingredienti in esso contenuti.

 

Narici

I cani percepiscono gli odori molto più attivamente degli esseri umani. Grazie alla particolare forma del loro naso e del loro cervello, assorbono gli odori dall’ambiente molto più velocemente. Poiché possono muovere le narici indipendentemente l’una dall’altra, possono anche determinare da quale direzione proviene l’odore.

 

Colla

Un cane ha il naso umido, tra le altre cose, perché può catturare più molecole di odore dall’aria. Proprio come un panno bagnato assorbe più polvere di un panno asciutto. Con il naso umido il cane sente più facilmente gli odori; l’umidità agisce come una sorta di colla. Si vedono spesso i cani leccarsi il naso con la lingua quando si sforzano di cogliere un certo odore.

 

Ricompensa con il cibo

I cani ottengono molte informazioni dagli odori. Di conseguenza, questi profumi hanno un effetto importante sulle loro emozioni e sul loro comportamento. Puoi anche usarlo nelle tue interazioni quotidiane con il tuo cane!

In questo modo puoi offrire cibo dall’odore gradevole come ricompensa mentre allevi e addestri il tuo cane.

 

Bella sensazione

Questo non ha molto a che fare con il gusto, perché le papille gustative del cane non sono sviluppate come le nostre. È soprattutto l’odore che motiva il cane e gli dà una sensazione piacevole. Il senso dell’olfatto è in diretto contatto con le aree cerebrali associate all’esperienza delle emozioni.

 

Memoria ed emozioni

Queste aree del cervello non solo collegano una determinata emozione a un evento, ma assicurano anche che questo collegamento venga immagazzinato nella memoria. Ecco perché alcuni profumi possono evocare all’improvviso una certa emozione o un ricordo!

 

Cibo per cani dall’odore gradevole

Premiando il cane con un bocconcino o un cibo dall’odore gradevole, nel suo cervello si crea un collegamento tra il buon ascolto e una bella sensazione. Un motivo in più per fornire al tuo cane cibo per cani dal profumo gradevole! Ad esempio, puoi insegnargli molto bene a sedersi ordinatamente e ad aspettare in silenzio mentre metti giù la ciotola. Sarà più che felice di farlo per te!

L’orso bruno marsicano

Nome scientifico accettato: Ursus arctos marsicanus (Altobello, 1921) (Si noti che non tutte le autorità lo riconoscono come sottospecie).

Descrizione: I maschi pesano fino a circa 220 kg e le femmine a circa 160 kg. I maschi sono lunghi circa due metri, le femmine più corte. Le orecchie sono orecchie corte arrotondate, la pelliccia di solito marrone scuro ma a volte un beige dorato.

Gamma: Un’area da 5.000 a 8.000 chilometri quadrati nei Monti Appennini in Italia, principalmente nel Parco Nazionale Abruzzo-Lazio-Molise e nell’area circostante. Il parco è stato creato nel 1923 specificamente per proteggere questi orsi.

orso marsicano mappa
La distribuzione mutevole dell’orso bruno marsicano: (a) distribuzione 1800; (b) distribuzione 1900; (c) distribuzione 1993; (d) distribuzione prevista nel 2000. (Rauer et al 1999 Brown Bear Conservation Action Plan for Europe distribution Italy)

Habitat: Elevazioni superiori a 800 metri e fino a 1700 metri, prevalentemente in aree boschive, miste, a foglia larga e conifere ma in particolare di faggio. Si trova anche nelle praterie e a basse altitudini nei boschi di querce e nei frutteti.

Stato: con solo circa 60 individui rimasti, questo orso è in pericolo critico. Elencato nel criterio D della valutazione europea dei mammiferi IUCN, nell’appendice CITES II, come in via di estinzione dalla Comunità europea e nella lista rossa del Fondo mondiale italiano per la fauna selvatica. Protetto dalla legge italiana.

Durata della vita: da circa 20 a 25 anni in natura, anche se la mortalità dei cuccioli è di circa il cinquanta per cento. In cattività gli orsi sono stati registrati come sopravvissuti per oltre 30 anni.

Cibo: la maggior parte della dieta dell’orso bruno marsicano è costituita da tuberi, radici, funghi, frutta e bacche. Mangiano anche insetti, miele, uova e carogne. A volte prendono anche mammiferi di piccole o medie dimensioni, tra cui pecore e bovini.

Comportamento: Principalmente notturno e, tranne durante l’accoppiamento e quando con i cuccioli, gli orsi sembrano essere solitari. L’aggiammiamento di solito avviene tra maggio e luglio. In genere gli orsi trascorreranno i mesi invernali in una cavità rocciosa o scaveranno una tana. La gestazione è normalmente di circa sei mesi con la nascita nella tana a dicembre o gennaio, tipicamente di gemelli. I cuccioli rimangono con la madre per due o tre anni durante i quali non rimarrà più incinta. Le femmine sono sessualmente mature a circa tre anni di età.

Minacce: Storicamente la perdita e la frammentazione dell’habitat, ma la singola minaccia più grande ora deriva dalla mortalità indotta dall’uomo con gli orsi visti come una minaccia dagli abitanti locali sia per se stessi che per il loro bestiame.

Salviamo l’Orso è un’associazione di volontari che lavorano per salvare l’orso bruno marziano dall’estinzione; ha bisogno e merita il vostro sostegno.

L’Italia Ospita Gli Orsi Più In Via Di Estinzione Del Mondo – Ecco Come Possiamo Salvarli

Regole di condotta per il contatto con l’orso

Qui troverai alcuni consigli utili su cosa fare in caso di contatto con un orso.

Gli orsi di solito evitano il contatto con gli esseri umani perché li percepiscono come un pericolo. Tuttavia, se stai visitando un’area in cui sono nativi, è importante sapere cosa fare in caso di incontro.


Buono a sapersi:

  • Gli orsi non considerano gli umani come potenziali prede, ma li temono e mantengono le distanze.
  • Gli orsi attaccano solo quando vengono sorpresi o provocati.
  • Le femmine di orsi con cuccioli hanno un forte istinto protettivo.
  • Per evitare un incontro con un orso, è importante farsi notare (applaudere, cantare, fischiare, ecc.) e rimanere sulla strada.
  • Tieni il tuo cane al guinzaglio. Altrimenti c’è il rischio che si avvicini, disturbi o attacchi un orso e, se torna da te, lo porti da te.
  • Se vedi un orso, non disturbare o avvicinarti.
  • Non dare mai da mangiare a un orso, anche se sembra calmo.
  • Stai lontano da un orso che sta mangiando.
  • Non avvicinare o entrare in una tana di orsi.
  • Non lasciare rifiuti alimentari nella foresta.

Regole di condotta:

  • La cosa più importante in un incontro con un orso è rimanere calmi.
  • Se vedi un orso in lontananza, torna indietro nel modo in cui sei venuto in modo che l’orso abbia spazio per continuare sulla sua strada. Importante: non scappare!
  • È possibile che l’orso stia sulle zampe posteriori o si avvicini senza vederti, poiché gli orsi non hanno una buona vista e potrebbero non notare la presenza di esseri umani. In questo caso, segnala la tua presenza parlando dolcemente in modo che l’orso possa percepirti senza percepirti come un pericolo. L’orso probabilmente si ritirerà immediatamente.
  • Se ti avvicini a un orso (anche se è una madre con i cuccioli), fermati, stai calmo e allontanati lentamente, senza movimenti improvvisi e senza urlare.
  • Non lanciare pietre o altri oggetti verso l’orso.
  • Se l’orso ti attacca, non reagire, stai calmo o sdraiati lentamente con la faccia verso il basso. L’orso probabilmente rimarrà vicino a te senza contatto fisico.
  • È difficile sapere se si tratta di un attacco falso o meno. Fingersi morto prima del contatto dà all’orso la sensazione che non sei un pericolo. Sdraiati a terra, intraccia le dita nella parte posteriore del collo e scherma la testa con le braccia. Cerca di rimanere fermo fino a quando l’orso non ferma l’attacco e si allontana. Non correre, gridare o cercare di colpire l’animale. Se indossi uno zaino, può essere utile per proteggerti.
  • Gli orsi sono ottimi scalatori e possono correre fino a 50 km/h. Quindi non cercare di sfuggire a un orso arrampicati su un albero o scappando a meno che tu non possa raggiungere un posto sicuro (ad esempio la tua auto) a breve distanza.

  • Nella Provincia Autonoma di Trento, da molti anni è in funzione un numero di telefono 24 ore su 24, attraverso il quale è possibile segnalare la presenza di orsi al fine di ottenere informazioni e aiuto o di segnalare emergenze legate ai grandi carnivori. Il numero è anche collegato al numero di emergenza generale 112.

Numero di emergenza per grandi carnivori: +39 335 7705966 (attivo 24h)

Cani di piccola taglia, gatti e altri animali da compagnia sono i benvenuti sui nostri treni! – Italo

Puoi portarli gratuitamente a bordo con te su Italo treni in un trasportino e tenerli accanto durante tutta la durata del viaggio.

Gli animali dovranno essere contenuti all’interno del trasportino per tutta la durata del viaggio. È consentito il trasporto di un solo trasportino per passeggero.

Possono viaggiare anche furetti, uccelli, ricci domestici, cani di piccola e piccolissima taglia.

Viaggia con il tuo cane di grossa taglia in uno spazio dedicato e confortevole con Italo

Se il tuo cane è di taglia media o grande oppure se non vuoi farlo viaggiare in un trasportino puoi selezionare l’opzione “Cane” dal motore di ricerca treni e acquistare il servizio ad un prezzo conveniente insieme al tuo biglietto.
Potrai così tenerlo comodamente accanto a te durante il viaggio in uno spazio dedicato.
Il servizio è disponibile in ambiente Smart e Prima e con tutte le tariffe Italo.

Il servizio è acquistabile sul sito Italo, su App Italo treno, in stazione presso le Biglietterie Italo o chiamando al Pronto Italo 060708.
Puoi viaggiare con il tuo cane accanto tenuto al guinzaglio e con museruola da tenere obbligatoriamente durante le fasi di salita e discesa dal treno.

Il Bigfoot esiste, parola di antropologo

Domina il suo ambiente, si mimetizza e comunica con i suoi simili grazie agli gli ultrasuoni: per questo non riusciamo ad avere le prove della sua esistenza.

 

Il Bigfoot è reale e vive tra noi. Gli irriducibili, entusiasti sostenitori dell’esistenza di questo nostro potenziale lontano parente, disceso da un ramo collaterale dell’evoluzione umana, si sono dati appuntamento lo scorso week end ad Ocean Shores, una località dello Stato di Washington affacciata sull’Oceano Pacifico, per l’annuale “Sasquatch Summit”.

Tra i relatori del convegno, c’era anche Jeff Meldrum, antropologo, grande conoscitore dell’anatomia dei primati e docente dell’Università di Stato dell’Idaho. È autore del libro Sasquach: Legend Meets Science (Sasquatch: La leggenda incontra la scienza), nel quale- citando anche il lavoro di esperti in vari campi di competenza- mostra le possibili prove a sostegno dell’ipotesi comunemente respinta, a priori, dagli accademici. Ma dal suo punto di vista- quello comunque di un ricercatore con tutte le credenziali in regola- nulla impedisce che nelle foreste del Nord America possa vivere un tipo di ominide ancora sconosciuto.

Opinione condivisa da un altro ospite illustre del summit, il dottor Matthew Johnson. Di professione psicologo, ma anche protagonista- mentre faceva un’escursione nell’Oregon Caves National Monument Park insieme alla famiglia- di un incontro ravvicinato con un Bigfoot che gli ha fatto radicalmente cambiare idea su queste leggendarie creature. Da quel giorno – il 1° luglio del 2000- è diventato un convinto sostenitore non solo della loro esistenza, ma anche dell’opera di copertura da parte del Governo.

“Due giorni dopo, sul luogo dell’avvistamento, un ranger del parco ci mostrò le tracce di un grosso animale. “Non sono di un orso” ammise “ma di uno Sasquatch”. Poi subito specificò: “Sappiate che l’amministrazione del parco ha una sua politica in merito e non intende prendere posizione con i media riguardo i ritrovamenti di tracce di Sasquatch dentro i nostri confini”.

“Ma come potrebbe aver maturato una politica se non si fossero verificati altri precedenti avvistamenti che hanno costretto ad adottare una simile politica???”, si chiedeva polemicamente Johnson”.

Oggi, Dr. J – come viene soprannominato- è ritenuto uno dei testimoni più affidabili in fatto di Bigfoot e partecipa ad ogni incontro pubblico per raccontare la sua personale esperienza.  Come Johnny Manson, d.j. in una stazione radio di Aberdeen. Anche lui ha visto di persona una di queste creature misteriose ritenute dai più solo frutto della fantasia. All’epoca però aveva solo due anni. Ora che è padre di tre bambini, non ha smesso di cercare, con passione, a quell’essere metà uomo e metà scimmia.

Potrebbe essere un fossile vivente, erede di quel Gigantopiteco vissuto fino ad 1 milione di anni fa e poi estinto? Manson non ci crede. “Penso che appartenga ad una specie umana diversa dalla nostra”. Ma perché nessuno finora è stato in grado di dimostrarne l’esistenza al di là di ogni ragionevole dubbio? Con la tecnologia attuale, non dovrebbe essere difficile catturare immagini o suoni in qualsiasi angolo del mondo, anche nei più remoti angoli del pianeta, dove si dice che questi esseri abitino.

La spiegazione di Manson è sorprendente. “Perché dominano il loro ambiente. Si mimetizzano. Ed emettono degli ultrasuoni“. Emissioni che userebbero per comunicare gli uni con gli altri  senza essere percepiti dall’orecchio umano ma anche per disturbare gli apparecchi elettronici. Impossibile? Sì. Ma lo è anche immaginare un animale in grado di fermare il proprio battito cardiaco, azzerare l’attività cerebrale e sopravvivere anche se il suo corpo è congelato. Eppure c’è una piccola rana selvatica (nome scientifico, Lithobates sylvaticus), diffusa nel nord America, in grado di farlo. Insomma, la natura può riservare molte sorprese.

Nelle foreste di Washington si nasconderebbero dunque molti Bigfoot. Forse un’intera comunità. È questo lo Stato americano con il più alto numero di segnalazioni: la Bigfoot Field Researchers Organization (BFRO) ne ha annoverati almeno 560 a partire dal 1967, anche se di strani individui pelosi, selvatici e di dimensioni notevoli già parlavano, nei secoli scorsi, i Nativi Americani. Vivrebbero dunque da sempre su quei monti coperti da fitti boschi che si estendono su gran parte del territorio.

Ne ha visto un esemplare anche Scott Taylor. Nel 2005 stava percorrendo a piedi la Wynoochee Valley con la fidanzata, quando notò lungo la strada una serie di pietre impilate una sopra l’altra. All’improvviso, li investì una puzza nauseabonda. E un istante dopo, apparve un essere massiccio, a poca distanza, che iniziò a emettere dei suoni vocalizzando la “u”. Un’esperienza che ha cambiato Taylor per sempre. Prima non era per niente interessato allo Sasquatch, adesso è in prima fila, nel BFRO, per investigare su questo mistero.

Sabrina Pieragostini

fonte: Panorama.it

A tal proposito vi suggerisco vivamente di vedere il video di seguito.

Una storia vera dal titolo: Mistero del Passo di Dyatlov – Documentario (Ipotesi Yeti).

 

Trippa verde per cani

Cos’è la trippa verde?

In poche parole, la trippa verde per cani è un superalimento. La trippa è lo stomaco di un animale erbivoro ricco di sostanze nutritive, in commercio troviamo la trippa verde di agnello o trippa verde di manzo

Questi animali sono ruminanti con uno stomaco composto da quattro camere. Le quattro camere di tale stomaco sono conosciute come rumine, reticolo, omaso e abomaso. Il cibo che l’animale mangia (es. erba, fieno) viene ingerito non masticato e passa nel rumine e nel reticolo dove viene poi rigurgitato, masticato e mescolato con la saliva. Viene nuovamente ingerito e quindi passato attraverso il reticolo e l’omaso nell’abomaso, dove viene ulteriormente scomposto dai succhi gastrici, dagli amminoacidi e da altri enzimi digestivi. Buonissimo!

Allora come può qualcosa di così disgustoso, essere così buono? Questi stessi succhi gastrici ed enzimi non solo aiutano l’animale nella digestione, ma aiutano anche il cane a digerire e utilizzare efficacemente il suo cibo. Gli aminoacidi sono necessari per lo sviluppo muscolare e, gli altri succhi gastrici, credo, siano i migliori detergenti per i loro denti! 

Nella trippa verde è stata scoperta la presenza di batteri dell’acido lattico. I batteri dell’acido lattico, noti anche come Lactobacillus Acidophilus, sono i batteri intestinali buoni. È l’ingrediente principale dei probiotici.

Infine, a causa della sua consistenza gommosa, servirlo in grossi pezzi aiuta anche il cane a rafforzare i muscoli della mascella e ha un ulteriore vantaggio come forma di filo interdentale canino.

Il”verde” davanti significa semplicemente che non è sbiancata o lavorata in alcun modo. Se è essiccata è di colore scuro, se in scatola è pittosto chiara.

Che sapore ha?

Nel mondo umano sembra uno scherzo crudele che così tanto di ciò che ha un sapore delizioso sia così dannoso per la nostra salute, ma la trippa verde capovolge tutto questo.

Quando si tratta dei nostri amici cani, la trippa verde è ciò che vorremmo che le ciambelle fossero per gli umani. Come le ciambelle, la trippa verde per cani ha un sapore super deliziosoma a differenza delle ciambelle è anche super ricca di valori nutrizionali.

Quali sono i vantaggi della trippa verde per cani?

Stiamo parlando di acidi grassi essenziali omega 3 e 6, enzimi digestivi e proteine. La trippa verde per cani è particolarmente buona se il tuo cane adulto ha problemi intestinali ma anche per il tuo cucciolo trarrà enormi benefici da tutta questa bontà naturale perché la trippa verde:

  • Rinforza il sistema immunitario
  • Aiuta a costruire muscoli sani
  • Supporta pelle e pelo sani
  • È ipoallergenica
  • Aiuta a lenire i disturbi gastrointestinali
  • Mantiene e supporta una sana digestione
  • Il cane adulto e i cuccioli si divertono tantissimo a sgranocchiarla.

È una lista piuttosto lunga e, onestamente, l’unica cosa negativa della trippa verde è l’odore…

Perché ha un cattivo odore?

All’olfatto dell’uomo risulta particolarmente puzzolente ma i cani la adorano!

Il motivo per cui la trippa verde ha un odore simile è a causa degli ingredienti – o dovremmo dire ingrediente perché l’unica cosa che c’è nella trippa verde Top Dog è la trippa verde (più un po’ d’acqua per la lavorazione nella trippa verde in scatola).

Questo è tutto. Nessun conservante, nessun prodotto chimico, solo un’alimentazione ottimale direttamente dal sacchetto e dalla lattina alla ciotola.

Da dove viene la trippa per cani Top Dog?

In Europa abbiamo la migliore trippa verde per cani che si possa desiderare. Super verificata e controllata. Non è sbiancata ed è minimamente lavorata per aiutare a massimizzare il valore nutrizionale. Tutto ciò si aggiunge al fatto che il tuo cane sta ottenendo il meglio del meglio.

La trippa verde va bene per il tuo cane?

Questa è una domanda importante che ogni proprietario di animale domestico dovrebbe porsi prima di scegliere un integratore per il proprio amico peloso. Il processo di selezione dei prodotti nutrizionali per il tuo cane può essere travolgente in quanto ci sono così tante variabili da cane a cane.

Ancora una volta, è qui che la trippa verde ha la meglio. Le integrazioni di trippa verde sono adatte a qualsiasi razza, età e taglia di cane. Oltre ad essere un efficace snack masticativo in forma essiccata, in scatola, può essere usata anche come attrattivo naturale per cani quando il cane non ha appetito mischiandola alle crocchette estruse oppure alle nostre pressate a freddo Top Dog.

Tenendo conto dei benefici per la salute, del gusto e della versatilità, è abbastanza chiaro che la trippa verde per cani si dimostra tra i migliori snack per cani per il proprio cane. Provala e vedrai la gioia negli occhi del tuo peloso!

Potrete trovare un vasto assortimanto di trippa verde sia essiccata che in scatola su questo sito oppure su www.topdogfood.it 

Copyright Federico Lavanche, vietata la copia anche parziale di testi senza consenso scritto dell’autore.