Origine, classificazione e cenni storici Origine: Germania. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 – cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoide e cani bovari svizzeri.
L’ Alano Tedesco (chiamato semplicemente Alano) è conosciuto anche come “Grande Danese”, anche se di fatto non ha niente a che vedere con la Danimarca. Si pensa che la sua derivazione sia dovuta ad incroci tra grandi cani mastini e dei levrieri. Gli studiosi sostengono che questi incroci sino stati realizzati grazie alle importazioni di grandi cani e di levrieri da parte dei commercianti Fenici che solcavano il Mediterraneo scambiando della merce rara come alcuni grandi molossoidi. Una teoria sull’origine, che molti ritengono più valida, è quella che il popolo degli “Alani”, che era un popolo nomade dell’Iran, emigrarono in antichità in Europa centrale portandosi al loro fianco dei grandi molossi; dal cui il termine italiano “Alano”. E’ una razza che è ormai diffusa e conosciuta dovunque.
Aspetto generale
L’Alano è una delle razze di maggior taglia, mesomorfo mesocefalo. Pur essendo un cane di grande taglia, non è massiccio e tozzo, ma al contrario, è snello e slanciato. La sua testa è imponente e le sue linee sono eccezionalmente eleganti nell’insieme. Da alcuni viene indicato come il “molosso per eccellenza”.
Carattere
Eccellente cane da guardia. Gentile con la famiglia che lo cura, ma inadatto per stare con i bambini, non tanto per il suo carattere ma solo esclusivamente per le sue dimensioni. Mai attaccherebbe una persona senza motivo; è sempre leale e fedele. La sua testa espressiva fa capire al padrone tutte le sue intenzioni. E’ un cane molto affettuoso, il quale sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa per chi lo accudisce. Ama moltissimo svolgere passeggiate insieme al padrone e non si allontana mai da esso. E’ una razza che non può deludere nel carattere.
Alano arlecchino (foto www.agraria.org)
Alano arlecchino (foto www.agraria.org)
Standard
Altezza:
– maschi almeno 80 cm
– femmine almeno 72 cm
Peso: 45-55 kg
Tronco: con costruzione nel quadrato. L’altezza al garrese è circa pari alla lunghezza del tronco. Il dorso è corto. Il ventre è ben rialzato.
Testa e muso: aspetto molto importante per questa razza. E’ Allungata, stretta e con una bellissima espressione. Il muso è pieno con labbra abbondanti. Orecchie attaccate alte; talvolta vengono tagliate lunghe ed appuntite.
Tartufo: sulla stessa linea della canna nasale e deve essere largo e voluminoso. Sempre di colore scuro.
Denti: regolarmente allineati, completi nel numero e molto sviluppati. Chiusura a forbice.
Collo: lungo e asciutto. Deve essere attaccato alto. Muscoloso con pelle ben aderente.
Pelle: aderente al corpo in ogni sua parte.
Arti: sempre in appiombo, forti e muscolosi. Nel posteriore la coscia deve essere larga e con buona massa muscolare. Forti le articolazioni.
Spalla: scapole lunghe e oblique, formando un angolo con l’avambraccio compreso tra i 100° ed i 110°, calcolato tracciando la direzione della scapola e quella dell’omero (dunque del braccio e non avambraccio). Ciò consente la maggior ampiezza nel passo.
Muscolatura: sviluppata ed evidente in tutto il corpo.
Linea superiore: dritta, robusta e tesa.
Coda: di giusta lunghezza. Deve arrivare all’altezza dei garretti posteriori. L’attaccatura è alta.
Proporzioni: costruzione nel quadrato.
Pelo: di uguale lunghezza in tutto il corpo; liscio, fitto e lucido.
Colori ammessi: tigrato, fulvo, nero, blu, bianco e nero (detto Arlecchino).
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, convergenza e divergenza degli assi cranio-facciali, criptorchidismo, monorchidismo, colori diversi da quelli indicati dallo standard, spalla dritta, ambio, misure fuori standard, occhio chiaro, mancanze di premolari.
a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it