mercoledì, Dicembre 11, 2024

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Gatto Certosino

gatto-certosinoClassificazione FIFe e cenni storici

Paese d’origine: Francia.

Sull’origine del Certosino vi sono molte ipotesi. Certa è la presenza di gatti dal pelo grigio-blu sia a Roma che in Francia fin dal XVI secolo. Molti libri scritti nel Settecento riportano il nome Certosino riferito a gatti parigini con questa colorazione.
La fonetica del nome rimanda a una regione isolata e montagnosa della Francia, la Grande Chartreuse. Nell’XI secolo i monaci Certosini avevano un monastero in quella regione, e si dice che abbiano da sempre allevato questi gatti dal tipico mantello grigio-blu. Questa ipotesi è plausibile, ma non vi è alcuna prova certa. Secondo altri studiosi il nome potrebbe provenire dal fatto che questi gatti erano particolarmente numerosi in vicinanza di una Certosa, come per esempio quella dei giardini del Lussemburgo a Parigi.
Secondo un’altra ipotesi, il nome deriverebbe da un tipo di lana pregiato importato dalla Spagna nel Settecento: si chiamava “Pile de Chartreux” o meglio lana di Certosino. All’epoca, molti pellettieri facevano commercio di pelle di gatto specialmente di quelle dei gatti che finirono chiamati certosini.
E’ dunque possibile che la pelliccia di questi gatti, utilizzata per le stesse caratteristiche della lana, quali la morbidezza e la sua lanosità, abbia preso il nome “Chartreux” , e che da quest’ultima sia derivato il nome dei gatti (per altre informazioni www.certosinoclub.it).
Oggi questa razza è molto popolare sioprattutto in Francia e Belgio. In Italia I Certosini sono arrivati grazie all’interessamento del signor Tonelli di Bologna, titolare dell’allevamento “Dei Rosacroce” e fondatore del Club del Gatto Certosino Italia.

Aspetto generale

Gatto robusto, dal pelo corto di colore grigio-blu. La razza è a volte confusa con l’Europeo blu, dal quale si differenzia per alcune caratteristiche fisiche e caratteriali: il suo pelo, molto fine e fitto, per lo spessore del sottopelo è leggermente sollevato, conferendogli un aspetto leggermente lanoso che non hanno mai i gatti europei; le orecchie piazzate più in alto sulla testa e un po’ più alte alla base di quelle dell’europeo e poco pelose; gli occhi giallo carico color cuoio intenso, mentre il gatto europeo presenta tutta una gamma di differenti colori di occhi; il dimorfismo sessuale è più marcato di quello degli europei, i maschi certosini sono molto più robusti delle femmine, hanno guance più evidenti delle femmine soprattutto quando diventano adulti verso i due o tre anni. Nel passato queste due razze venivano occasionalmente incrociate, mentre oggi tale pratica non è più ammessa. La maggior partebdei Certosini presenta alla nascita leggere tracce di tigratura sul mantello che crescendo scompaiono.

Gatto Certosino Gatto Certosino (foto Sara Dioguardi www.difossombrone.it)

Carattere

Il certosino è un gatto dolce e miagola poco; socievole, di buon carattere e con un temperamento equilibrato e pacifico, è particolarmente adatto come animale da compagnia per persone sole o anziane. Convive bene con altri gatti e con cani. Adatto alle famiglie con bambini, perchè, se disturbato, non graffia ma preferisce rintanarsi in un posto tranquillo. Pur essendo un gatto che si adatta bene alla solitudine, è meglio non lasciarlo solo tutto il giorno. Ama giocare anche se non è attivo come altre razze a pelo corto. E’ raro ascoltare il suo sommesso e discreto miagolio.
Si adatta bene alla vita in casa, ma deve avere abbastanza spazio a disposizione. Ottimo cacciatore di topi.

Cura

Necessita di poche cure: è sufficiente spazzolarlo con una spazzola di crine e una passata con una pelle di camoscio una volta alla settimana; durante la muta si consiglia di usare con delicatezza una spazzola o un guanto con i denti di gomma per rimuovere il pelo morto. Se il pelo è sporco si deve usare uno shampoo secco inodore.
Le orecchie devono essere pulite solo se necessario con prodotto specifico. Le unghie possono essere spuntate con apposite forbicine.

Gatto Certosino Gatto Certosino (foto http://chartreux.cat.free.fr)

Varietà di colore

Lo standard ammette tutte le tonalità di grigio, dal cenere all’ardesia, ma il più diffuso è il grigio cenere. Deve essere il più uniforme possibile e non deve presentare striature, disegni o peli bianchi. Il pelo tende ad essere più argenteo sul naso, intorno alle vibrisse, nella parte posteriore delle orecchie e sulla punta delle zampe. Il colore degli occhi va dal bronzo dorato all’ambra.

Standard

Categoria: Pelo Corto.
Corporatura: da media a grande; dall’aspetto muscoloso e robusto, specialmente nei maschi.
Testa: ampia alla base, cranio ben sviluppato, non bombato, con uno spazio stretto e piatto tra le orecchie; naso largo e diritto non camuso; i maschi adulti hanno mascelle importanti.
Orecchie: media, poco aperte alla base e con punte un po’ arrotondate.
Occhi: grandi e aperti, non troppo arrotondati; angolo esterno leggermente rivolto verso l’alto.
Arti: piuttosto lunghi, con zampe larghe.
Coda: di media lunghezza, larga alla base, affusolata e con punta arrotondata.
Mantello: ha una pelliccia spessa, lucida con sottopelo lanoso. Il doppio pelo fa sì che il pelo stia ritto e soffice al tatto.
Difetti: presenza di striature, disegni e pile bianchi sul mantello; tracce di verde nel colore degli occhi; naso camuso.

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Federico Lavanche
Federico Lavanchehttps://www.animaleanimali.eu
Appassionato da sempre di animali di ogni genere, ho avuto la possibilità di allevarne molti, studiarli e apprezzarli. Non si finisce mai di imparare da loro.

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