Questa razza appartiene sicuramente ad un ceppo di cani nordici-orientali al quale appartengono molte altre razze da slitta, come il “Kamciatka” o il “Laika” e altri cani da traino siberiani. L’Akita fa parte del grande gruppo di cani nipponici, nel quale si possono inserire, per l’affinità nella conformazione generale e per alcune caratteristiche simili, Il “Cane dell’Hokkaido”, il “Shiba inu”, il “Kisu ken”, il “Shikoku ken”, il “Kai-ken”, ed altri. La culla d’origine dell’Akita Inu si colloca nella zona dell’isola di Honsu, nella regione nord-occidentale, che è una delle più estese di quelle che formano l’arcipelago giapponese. In passato era impiegato per la caccia alla grossa selvaggina ed anche per il combattimento, che nei secoli scorsi era molto popolare. Dal Seicento fino all’Ottocento veniva utilizzato nei combattimenti. Tra il 1912 al 1925, questa razza ebbe un notevole declino a causa dei continui incroci, che venivano effettuati per dare origine a meticci dalle eccellenti qualità combattive. Dal momento in cui questi combattimenti vennero proibiti, per controllare il gioco d’azzardo, si allevarono cani incrociati tra l’antico cane giapponese e molossoidi di probabili origini occidentali. Nel 1919 un gruppo di studiosi fondarono un’istituzione per preservare questa razza. Nel 1931 la razza venne dichiarata “Monumento naturale nazionale”.
Aspetto generale
Cane di media taglia, mesomorfo mesocefalo. Come classificazione morfologica è considerato un lipoide. E’ un cane di forte costruzione, con ossatura robusta e corpo molto ben proporzionato. Le sue più evidenti caratteristiche sono la potenza e la dignità. Possiede un pelo morbido ed una coda che si arrotola sulla groppa. Esteticamente, questa razza, unisce la forza all’armonia.
Carattere
E’ una razza dal carattere eccezionale. Possiede un temperamento calmo, sensibile e soprattutto fedele. E’ un compagno delizioso con dell’uomo. Si dimostra molto devoto al suo padrone. Le persone estranee che si dimostrano gentili vengono trattate con rispetto, ma i trasgressori non avranno scampo se si permettono di varcare la zona protetta da questa razza. La lealtà e l’ubbidienza sono le sue qualità principali. Molto intelligente e facilmente addestrabile. E’ una razza adatte a diverse funzioni e attitudini: buon cane da guardia e da difesa, adatto anche per la compagnia. E’ un cane che non agisce mai i maniera subdola.
Akita Inu (foto www.agraria.org)
Akita Inu (foto www.agraria.org)
Akita Inu (foto www.agraria.org)
Standard
Altezza:
– maschi circa 67 cm
– femmine circa 61 cm
con variazione di 3 cm in più o in meno tollerata.
Peso: da 34 a 50 kg
Tronco: con garrese alto e abbastanza lungo. Il dorso è diritto e piatto. I reni sono ampi e forti. Torace ampio e profondo. Costole ben cerchiate. Petto ben sviluppato.
Testa e muso: con cranio piatto e ampio tra le orecchie, fronte alta con solco mediano ben marcato. Lo stop è ben definito. Le guance sono adeguatamente sviluppate. Il muso ha una canna nasale diritta, con labbra forti e non pendenti.
Tartufo: è di colore nero. Ammesso il tartufo fegato solo nei cani con mantello bianco.
Denti: regolarmente allineati, completi nel numero e molto sviluppati.
Collo: grosso, muscoloso, in giusta e buona proporzione con la testa.
Pelle: abbastanza aderente al corpo in ogni sua parte.
Arti: gli anteriori hanno avambracci pieni, grossi e dritti. Pasturali moderatamente flessi. I piedi sono grossi e arrotondati, con unghie scure. I posteriori hanno cosce ben sviluppate e lunghe rispetto alla gamba. I garretti sono potenti, asciutti ed elastici. I garretti hanno moderata angolazione.
Spalla: forte e potente, moderatamente discesa.
Muscolatura: sviluppata ed evidente in tutto il corpo.
Linea superiore: dritta, robusta e solida.
Coda: grossa e piena. Arrotolata con una curva a destra o a sinistra. La coda deve estendersi fino all’articolazione del garretto, quando è lasciata cadere in basso.
Pelo: l’esterno è diritto e di giusta lunghezza. Il sottopelo è molto folto, soffice e compatto. Sulla coda è più lungo.
Colori ammessi: fulvo-rosso, sesamo (pelo fulvo-rosso con punte nere), tigrato e bianco. Tutti i colori citati, eccetto il bianco, devono presentare l'”urajiro” (pelo biancastro sui lati del muso e sulle guance, sotto la mascella, sulla gola, sul petto e sul ventre, nonché sul lato inferiore della coda e nella parte interna degli arti).
Difetti più ricorrenti: enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, colori diversi da quelli indicati dallo standard, spalla dritta, ambio, misure fuori standard, occhio chiaro, mancanze di premolari, coda torta, orecchie cadenti, prognatismo, carattere timido, pelo corto, lingua macchiata.
a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it