giovedì, Novembre 21, 2024

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Io non posso entrare ma chi lo dice?

Per fortuna, anno dopo anno, mi capita sempre meno spesso di incontrare questo cartello che vieta ai cani l’accesso ad un pubblico esercizio. I negozianti hanno fatto bene a togliere i cartelli, anche perchè, se il mio cane non è gradito, nel negozio NON ci entro… e non spendo neanche 1 centesimo!

A livello normativo statale non esiste alcun divieto di far entrare i cani nei pubblici esercizi, salvo quelli in cui si producono alimenti, ma la previsione di condurli in detti luoghi con guinzaglio e museruola, ai sensi dell’art.83, lettera d) del Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954 n.320, recante “Regolamento di Polizia veterinaria”.
Ai sensi di tale norma, gli animali dovrebbero poter accedere a qualunque luogo pubblico o pubblico esercizio, salvo che non sia segnalato il divieto con apposito cartello, a cui deve corrispondere sul piano sostanziale un apposito certificato amministrativo rilasciato all’esercente dal comune.
La materia, tuttavia, viene dunque regolata a livello locale dai sindaci che, di norma, emanano ordinanze o adottano regolamenti ad hoc.
Occorre controllare cosa prevede il proprio comune di residenza.
In ogni caso, molti comuni virtuosi hanno già provveduto a disciplinare la gestione dei cani in luoghi pubblici e molti altri sono in procinto di farlo.
A tale scopo il Ministro del Turismo ha siglato un accordo con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, per promuovere una serie d’iniziative per diffondere il progetto “Welcome turisti a 4 zampe”. Nell’ambito di tale attività è stata siglata, proprio lo scorso sabato 27 novembre, un’ordinanza-tipo, intitolata Accesso libero degli animali in tutti i luoghi pubblici, aperti al pubblico e nei pubblici esercizi- istituzione di aree verdi e spazi pedonali animal friendly, che l’A.N.C.I. proporrà a tutti i sindaci d’Italia come modello da adottare nei regolamenti comunali o come ordinanza. In tale documento si prevede il libero accesso dei quadrupedi nei pubblici esercizi, nonché una serie di altri obblighi a carico del comune per favorire il diffondersi di una cultura “animal friendly”. Speriamo che a tale iniziativa aderisca un elevato numero di comuni e che serva a chiarire in via definitiva la posizione delle amministrazioni locali.

Di recente la grande distribuzione, tra i primi la catena Carrefour, ha adibito speciali carrelli per permettere ai proprietari di cani di fare la spesa in compagnia del proprio inseparabile amico. Trovo questa iniziativa fantastica! Il cane non rimane più solo in macchina e potrà gioire della compagnia del suo umano con una visione privilegiata dall’alto del carrello.
Quando si conduce un animale in luoghi pubblici valgono le prescrizioni contenute nell’ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani. (G.U. Serie Generale n. 68 del 23 marzo 2009) del Ministero della Salute.

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Federico Lavanche
Federico Lavanchehttps://www.animaleanimali.eu
Appassionato da sempre di animali di ogni genere, ho avuto la possibilità di allevarne molti, studiarli e apprezzarli. Non si finisce mai di imparare da loro.

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