In Toscana sono venti le razze animali a rischio estinzione tra mucche, pecore, capre, cavalli e maiali. C’è il cavallo monterufolino, il suino nero macchiola maremmama, la mucca pontremolese, quella garfagnina, quella pisana e quella della calvana. Ed ancora i suini di Cinta senese, la pecora zerasca, quella dell’Amiata ed altri. Lo dice la Coldiretti Toscana sulla base dei dati forniti dall’associazione regionale allevatori dopo l’allarme lanciato dalla Fao.
La Toscana degli allevatori sta lavorando per salvare sei razze di bovini, sei di ovini,due di caprino, uno di suino, quattro di cavalli ed uno di avicoli, si legge in una nota di Coldiretti. “E’ il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere – spiega Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana – la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari”.
Tra i bovini ‘salvati’, figura la maremmana, un risultato che ha permesso alla Toscana di guadagnare una seconda posizione nella graduatoria nazionale: con 2.221 capi iscritti al libro genealogico. In crescita anche la mucca pontremolese e garfagnina. Ancora in fase di lieve erosione, ma in consolidamento, invece, la presenza della mucca pisana e la calvana passata dai 487 ai 454 capi.
Sull”Arca di Noè’ toscana sono saliti anche i suini di Cinta senese e la macchiaiola maremmana. E’ la volta poi delle razze ovine: la pecora zerasca, quella massese e quella appenninica. Meno importanti i numeri, pur se in crescita, della pecora dell’Amiata, e della pomarancina. Tra gli equini una considerazione a parte la merita il celebre cavallo monterufolino della Contessa Wrangler, moglie di Ugolino della Gherardesca.
Fonte: ASA