La diffusione della cultura del possesso responsabile è un elemento essenziale per la lotta al randagismo.
Quasi una famiglia italiana su due convive con un animale domestico e più di una su tre con un cane o un gatto.
Il rapporto con gli animali domestici, tuttavia, in molti casi è basato sull’improvvisazione e sull’emotività; nel pensiero comune prevale la convinzione che tutti possano essere in grado di gestire un cane, indipendentemente dalle conoscenze rispetto a tale specie animale e alle sue caratteristiche etologiche.
Il positivo aumento della sensibilità nei confronti degli animali registrato in questi ultimi decenni è solo parzialmente andato di pari passo con la consapevolezza della necessità di acquisire informazioni e cognizioni sui diritti dell’animale e sui doveri in carico a colui che vive in compagnia di un animale domestico.
Vivere con un cane rappresenta una grande opportunità per migliorare la qualità della propria vita;
un cane infatti può:
- aiutare i bambini e gli adolescenti a crescere in modo equilibrato e responsabile, migliorandone la capacità di socializzazione e favorendo il senso di appartenenza e aggregazione familiare;
- stimolare il rapporto con il mondo esterno e la natura;
- mitigare, in determinate situazioni, il senso di solitudine sociale o morale
Tuttavia il rapporto con il cane non è intuitivo: talvolta le persone tendono a “umanizzare” il proprio cane causandogli inconsapevolmente problemi comportamentali e stati di sofferenza, altre volte tendono ad approcciarlo come uno dei tanti oggetti che riempiono la loro vita, un giocattolo o una macchina, senza tener conto dei suoi bisogni etologici e dei suoi diritti in quanto essere senziente.
Il futuro proprietario, chiedendo consiglio al medico veterinario, deve informarsi:
- sulle esigenze fisiologiche ed etologiche dei cani, in base anche alla taglia e alle attitudini di razza, puntando sulla conoscenza per arrivare ad un possesso responsabile;
- sugli obblighi normativi, etici e di civile convivenza che derivano dal possesso di un cane;
- sulla corretta gestione del cane, anche in merito alla sua attività riproduttiva.
Ogni proprietario deve:
- conoscere gli obblighi di legge:
- obbligo di microcippare il proprio cane da un medico veterinario e inscriverlo contestualmente nella anagrafe canina;
- obbligo di munire di passaporto il proprio animale (cane, gatto o furetto), se si intende superare i confini nazionali;
- obbligo di idonea museruola per i cani non condotti al guinzaglio quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico;
- obbligo della museruola e del guinzaglio per i cani condotti nei locali pubblici e nei pubblici mezzi di trasporto;
- obbligo di raccogliere le deiezioni da marciapiedi e strade e a tal fine munirsi sempre dell’indispensabile attrezzatura.
- operare un’attenta gestione della vita riproduttiva del proprio animale, per non incrementare il numero degli abbandoni determinati da cucciolate indesiderate e di difficile collocazione. Non bisogna dimenticare mai che la sorte di molti cuccioli rischia di essere il canile, la strada, la fame, le malattie, i maltrattamenti, la morte. Spesso non si può dare per certa neanche la sistemazione dei cuccioli presso parenti ed amici, si rischia infatti che gli affidi si tramutino in abbandoni.